LA LEGGE DI BILANCIO 2018: LE MISURE PRO-WELFARE

Anche la Legge di Bilancio 2018 all’art.1 comma 28, pone l’attenzione sul welfare. 

In particolare integra l’art.51, comma 2 del TUIR con la lettera d-bis), ossia la possibilità per il datore di lavoro di riconoscere nei confronti dei lavoratori e dei familiari a loro carico (coloro che posseggono redditi non superiori a 2.840,51 €) somme o rimborsi da destinare all’acquisto degli abbonamenti (non il singolo biglietto) per il trasporto pubblico locale, regionale e interregionale. 

Tali somme non concorrono alla formazione del reddito di lavoro dipendente e il costo, viene dedotto dal reddito d’impresa del datore di lavoro.

Il beneficio deve riguardare la generalità o categorie di dipendenti, inteso come le categorie previste dal codice civile (dirigenti, quadri, impiegati e operai) o lavoratori che si trovano nella medesima situazione (stesso livello, stessa mansione…).

Il datore di lavoro ha tre modalità per riconoscere il benefit:

1. Rimborso delle spese sostenute dal lavoratore per il trasporto pubblico, salvo presentazione da parte del lavoratore dei documenti che giustificano la spesa sostenuta;

2. Acquisto diretto del datore di lavoro dell’abbonamento;

3. Erogazione di somme finalizzate per l’acquisto di abbonamenti relativi al trasporto pubblico.

Quest’ultima ipotesi non è riportata nella relazione parlamentare di accompagnamento del provvedimento che si limita ad evidenziare esclusivamente i caratteri del rimborso e dell’acquisto. Si attende, quindi, una precisazione da parte dell’Agenzia delle Entrate in merito, anche per quanto riguarda i documenti probatori da conservare.

Le somme potranno essere riconosciute al lavoratore volontariamente, sulla base di un regolamento aziendale o accordo collettivo.

Introducendo il benefit legato alle spese di trasporto pubblico, il Legislatore ha ampliato ulteriormente, il paniere dei servizi welfare, dando la possibilità ai datori di lavoro di accollarsi il costo dei trasporti pubblici senza che ciò possa generare imponibilità fiscale per il dipendente e producendo anche un beneficio immediato per l’azienda.

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